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Medicina

Inizia la nostra rubrica medica dedicata alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie: il primo appuntamento è sull'ipertensione arteriosa, un killer silenzioso da non sottovalutare.

Premessa

L’Associazione Villapiana Borgo Attivo avvia una rubrica su problemi medici, che ho accettato con piacere di curare per dare suggerimenti su patologie varie a tutela della salute per prevenire diagnosticare e curare.

Mi auguro che con il tempo questa rubrica possa avere mensilmente un filo diretto per ascoltare e dare risposte ai vari problemi. Come primo argomento parlo dell'ipertensione arteriosa, che se non curata bene porta a gravi conseguenze, e spesso passa inosservata perché può non dare sintomi.

News e Articoli

Il Melanoma Cutaneo

L'argomento che pongo alla vostra attenzione in questo mese (ottobre 2023) è il melanoma, un tumore maligno della pelle facilmente diagnosticabile, perché visibile ad occhio nudo, attraverso la conoscenza di alcune nozioni che mi auguro possiate ben apprendere. Molti hanno paura di qualsiasi piccola tumefazione che osservano sul proprio corpo e si presentano dal medico per avere una diagnosi, alcuni invece sottovalutano e arrivano ad una diagnosi quando già il male ha penetrato i tessuti profondi.

Il melanoma è un tumore cutaneo molto comune nelle persone dalla cute chiara, che prende origine dalle cellule che producono la melanina, il pigmento che colora la pelle, prodotta dai melanociti. Si può formare da un neo già esistente, in cui i melanociti si trovano in maniera addensata, oppure ex-novo, cioè sulla pelle in assenza di nevi.

Ogni area della pelle, soprattutto quelle più comunemente esposte al sole, può essere colpita da melanoma.

Fattori di Rischio

I principali fattori di rischio noti che inducono i melanociti dei nevi a proliferare in modo disordinato verso il melanoma sono l’esposizione al sole e l’uso di lampade UV (dispositivi abbronzanti). Quindi la prevenzione si basa sulla eliminazione o riduzione dei fattori di rischio. Soprattutto i soggetti a pelle chiara, che sono i più predisposti, devono evitare l'esposizione al sole e le lampade UV, e con la diagnosi precoce facendo controllare i nei da un dermatologo periodicamente.

Diagnosi Precoce

Il modo più semplice per una diagnosi precoce è l'auto ispezione, seguendo la regola dell'ABCDE:

  • A: Controllare i bordi, sempre asimmetrici nel melanoma

  • B: Nel melanoma i bordi sono irregolari, frastagliati

  • C: Il colore è disomogeneo

  • D: Diametro superiore a 6 mm

  • E: Sta per evoluzione, un nevo o una macchia che crescono rapidamente devono far sospettare la presenza di melanoma.

Bisogna tenere presente anche la familiarità del melanoma, in quanto alcuni nascono da un difetto genetico dei melanociti.

All'auto ispezione bisogna far seguire un esame dermoscopico, che è un microscopio ad epiluminescenza che permette di vedere il neo o la macchia, ingrandita, al suo interno e osservare dettagli sospetti non visibili ad occhio nudo.

Durante la dermatoscopia è possibile eseguire una mappatura dei nei, ossia di registrare e confrontare le immagini dei nevi durante le visite dermatologiche successive, in modo da rilevare ogni piccolo cambiamento.

In questo modo è possibile intercettare precocemente una lesione maligna e programmare per tempo l’asportazione chirurgica.

Mi fermo a queste notizie, che ritengo utili e basilari, per non sottovalutare una patologia in crescita che se non scoperta nelle fasi iniziali provoca danni molto gravi.


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Che cos’è l’ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è un aumento di pressione o di forza per spingere dal cuore il sangue verso tutti gli organi e i tessuti del nostro corpo. È caratterizzata dall’elevata pressione determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue. Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, nelle donne, è più frequente dopo la menopausa.

Che cosa comporta?

L’ipertensione arteriosa non è una malattia, ma un fattore di rischio, che può favorire malattie cardiovascolari gravi come l'infarto del miocardio e l'ictus cerebrale. Per questo, è importante diagnosticarla e curarla: per prevenire i danni che essa può provocare.

Si parla di ipertensione arteriosa sistolica quando solo la pressione massima è aumentata; al contrario, nell’ipertensione diastolica, sono alterati i valori della pressione minima. Si definisce ipertensione sisto-diastolica la condizione in cui entrambi i valori di pressione (minima e massima) sono superiori alla norma.

Classicamente, e come conseguenza delle modificazioni che avvengono nell’organismo per effetto dell’invecchiamento, gli anziani e i grandi anziani (ultranovantenni) soffrono più spesso di ipertensione arteriosa sistolica isolata, con valori di pressione massima anche molto alti, e pressione minima bassa. Le forme di ipertensione diastolica isolata, al contrario, sono più frequenti nei soggetti più giovani.

Quali sono le cause dell’ipertensione?

L’ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria e secondaria. L'ipertensione arteriosa primaria (o essenziale), rappresenta circa il 95% dei casi di ipertensione, non ha una causa precisa, che si può identificare e curare; gli elevati valori pressori sono il risultato dell’alterazione dei meccanismi complessi che regolano la pressione (sistema nervoso autonomo, sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione).

Nel restante 5% dei casi, invece, l’ipertensione è la conseguenza di malattie, congenite o acquisite, che interessano i reni, i surreni, i vasi, il cuore, e per questo viene definita ipertensione secondaria. In questi casi la rimozione delle cause (cioè, la cura della malattia di base) può accompagnarsi alla normalizzazione dei valori pressori.

A differenza dell’ipertensione arteriosa essenziale, che classicamente interessa la popolazione adulta, l’ipertensione secondaria interessa anche soggetti più giovani e spesso si caratterizza per valori di pressione più alti e più difficilmente controllabili con la terapia farmacologica.

È importante sottolineare che in alcuni casi l’aumento dei valori di pressione arteriosa dipende dall’uso (talvolta dall’abuso) di alcune sostanze tra cui, per esempio, la liquirizia, gli spray nasali, il cortisone, la pillola anticoncezionale, la cocaina e le amfetamine.

Tanti anni fa un signore che abitava nelle campagne aveva valori pressori molto alti che non regredivano con nessuna terapia finché ho accertato che mangiava tutto il giorno liquirizia, e che una volta sospesa l’assunzione, dopo un paio di settimane la pressione è tornata alla normalità.

L’aumento dei valori pressori spesso è senza sintomi, ci sono pazienti con pressione alta che non accusano nessun disturbo. Il nostro organismo si abitua progressivamente ai valori sempre un po’ più alti, e non manda segnali al paziente. Il cuore però per far fronte all'aumento delle resistenze periferiche si ingrossa, e ciò si evidenzia con un ecocardiogramma che referta un'ipertrofia del setto interventricolare, continuando però l'anormalità della pressione il cuore oltre ad ingrossarsi si dilata e si scompensa, con ripercussioni generali.

In ogni caso, i sintomi legati all’ipertensione arteriosa non sono specifici, e per questo sono spesso sottovalutati o imputati a condizioni diverse. Tra i sintomi più comuni rientrano:

  • Mal di testa, specie al mattino

  • Stordimento e vertigini

  • Ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti)

  • Alterazioni della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi)

  • Perdite di sangue dal naso (epistassi)

Nei casi di ipertensione secondaria, ai sintomi aspecifici possono associarsene altri, più specifici, dovuti alla malattia di base. La scarsità dei sintomi e la loro aspecificità sono il motivo principale per cui spesso il paziente non si accorge di avere la pressione alta.

Quando si va nello studio del proprio medico questi deve misurare sempre la pressione, sia per fare una prima diagnosi sia per verificare l’efficacia della terapia, in quanto non sempre il farmaco prescritto normalizza, a volte occorre cambiare terapia o aggiungere altro farmaco. Se il medico, gravato da tanta burocrazia, non lo fa chiedete sempre voi di misurarla.

Alcuni poi ricorrono a rimedi naturali per non assumere farmaci, come quell’architetto in ferie che mangiava sempre aglio, convinto che fosse un ottimo anti ipertensivo.


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